5 luglio 2012

La concentrazione? Dipende dalla mole di lavoro

Nonostante la programmazione dei post, manca proprio il tempo per scriverli. Avrete notato che ho un po' diradato gli interventi perché è arrivata una mole di lavoro davvero notevole, mentre le ore sono ancora sempre 24 in un giorno.

Il concetto di tempo però, lo sapete tutti, è molto relativo.
Un esempio? Più ho tempo a disposizione per terminare un lavoro più tempo impiegherò per terminarlo. E non perché farò un lavoro più accurato rispetto a quando ho fretta. Mai! (Un consiglio: non fate i furbi con i clienti, consegnando loro un lavoro mediocre solo perché avete poco tempo, se ne accorgeranno.)
La causa è la distrazione. Leggo quel blog che non ho più seguito da un po'. Da lì trovo un altro sito interessante e mi metto a leggerne qualche pezzo. Sul sito trovo una pubblicità dell'ultimo negozio virtuale. Vuoi che una donna rinunci alla sua dose di shopping giornaliera (sia pure virtuale)?. Nel frattempo mi arriva la mail di un'amica: corro a leggerla e le rispondo...
Posso continuare all'infinito, ma avete capito, no?
Quando invece, come in questo periodo, il lavoro entra da più parti e sgomita per farsi spazio nel file della programmazione, l'organizzazione è fondamentale, così come è indispensabile seguire il programma alla lettera ed evitare ritardi e distrazioni.
Paradossalmente, quando ho molto lavoro consegno i miei progetti prima. Di nuovo, non perché ne trascuro la qualità. Gli esperti dicono che è stress positivo. Di sicuro lo stress c'è, e parecchio. Però incanalato in forma utile. In questo modo sono spronata (e obbligata) a seguire rigorosamente il programma che mi sono fatta per evitare ritardi di consegna (la peste per un libero professionista, soprattutto un traduttore). Oggi un mio cliente diceva che i requisiti per lavorare con loro sono tre: Deadline, deadline and deadline. Vale a dire, puntualità, puntualità e ancora puntualità.
Sicuramente lavoro anche per più ore, faccio levatacce, accorcio i tempi di pranzo, passeggiate e relax, trascuro le parti non fondamentali (vedi il blog). Però produco di più e, se possibile, lavoro meglio.
E voi? che rapporto avete con l'ansia da superlavoro?

Nessun commento:

Posta un commento