20 maggio 2013

Zio Tungsteno, la passione per la chimica

Approfitto della rubrica, da un po' trascurata, del Lunedì Libri per parlarvi di un libro che sto leggendo da poco ma che mi entusiasma molto.

Zio Tungsteno. Ricordi di un'infanzia chimica

Si tratta di Zio Tungsteno, di Oliver Sacks, racconto autobiografico sull'iniziazione alla chimica e alla scienza in genere di un giovane Oliver, grazie ad una famiglia di scienziati e soprattutto allo zio produttore di lampadine in tungsteno, Zio Tungsteno, appunto.

Finora ho letto pochi capitoli, ma solo per mancanza di tempo: il racconto è scorrevole e per me che sono chimico è un ritrovare l'amata materia e lo spirito di scienziato.
In particolare, ieri sera leggevo il capitolo sugli esperimenti condotti dal giovane Oliver (allora undicenne) affascinato dalla scoperta della materia e delle sue trasformazioni.

Mi sono rivista matricola all'università (nella foto a fianco sono io durante il lavoro per la tesi di laurea), quando grazie ad un professore diciamo "temerario e intraprendente", abbiamo esulato dal programma vero e proprio per fare esperimenti più pericolosi ma sicuramente più divertenti e interessanti. Molti tra quelli descritti da Sacks e da lui provati nell'infanzia.
Come lui stesso ammette nelle note al suo testo, oggi non è più permesso nelle scuole di fare determinati esperimenti con sostanze considerate pericolose, né tantomeno si lascerebbero tali sostanze in mano a dei bambini (il giovane Sacks andava autonomamente ad acquistarli presso un fornitore di prodotti chimici e i genitori gli lasciavano utilizzare qualsiasi tipo di composto o sostanza). Alcuni di quegli esperimenti non li farei nemmno io, figurarci lasciarli in mano a dei bambini!

Mi sono rivista, ancora prima, bambina, sotto la grande magnolia di mia nonna, passare i pomeriggi d'estate pestando, macinando, mescolando, travasando foglie, fiori, terra.

Forse la passione per la chimica (come per qualsiasi altra cosa) nasce da piccoli, anche quando non lo sai, quando ancora non te ne accorgi.

Di sicuro è così che si impara a conoscere la materia.

Rileggendo i nomi dei composti, gli esperimenti ho risentito gli odori, rivisto i colori, la consistenza della materia, dei composti e delle sostanze utilizzati.


Un libro che mi piace e che mi fa ricordare con nostalgia le giornate passate in laboratorio, anche a pasticciare, a imparare a conoscere ciò che mi circonda.
Lo consiglio anche a voi, anche se non siete chimici, soprattutto se credete che la chimica sia qualcosa di difficile e noioso. Pericoloso, forse, a volte, ma sicuramente molto affascinante!

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