1 giugno 2012

Tradurre = Imparare

Ciò che più apprezzo della traduzione è che ti costringe quotidianamente a imparare qualcosa di nuovo.

Da una parte, ti obbliga a informarti, studiare, leggere, imparare per poter tradurre. Un argomento da approfondire, regole grammaticali e stilistiche, un settore non troppo conosciuto (ma il cliente è di quelli che conviene tenerseli stretti).
Allora via con dizionari, forum, libri specialistici, opuscoli, filmati, e chi più ne ha più ne metta. Qualsiasi traduttore serio vi dirà che per specializzarsi in un settore particolare è necessario studiare e ancora studiare, aggiornarsi, tenersi informati. Questo succede anche a me nel mio settore. OK sono un chimico MA non so tutto di chimica. Per fortuna ci sono testi, newsletter, convegni e incontri.




Dall'altro lato, ogni volta che hai davanti un testo da tradurre impari qualcosa. Mentre traduci leggi, presti notevole attenzione al testo, studi. E impari. Un nuovo farmaco per la cura della depressione, il bilancio dell'azienda, il vincitore del premio letterario... Tutte notizie che entrano dentro di te e arricchiscono il bagaglio culturale.
E' per questo che dico sempre - ai miei clienti, ai clienti potenziali, a chi mi chiede che lavoro faccio - che essere chimico e fare il traduttore non è un bisticcio, ma contribuisce ad arricchire entrambe le professioni, a vantaggio del cliente e del lettore.

Cosa c'entra questa foto, vi chiederete? E' una metafora della traduzione, che prende per mano il traduttore e lo accompagna nell'apprendere cose nuove.

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