Ho aspettato alcuni mesi, perché questo articolo vuole essere un mattoncino di un progetto più grande di divulgazione scientifica per bambini, che spero parta al più presto e alla grande.
Intanto, ecco la cronaca di una mattinata divertentissima.
Non è mai troppo presto per spiegare la scienza ai bambini.
Ne sono fermamente convinta. Anzi, i
piccoli sono maggiormente privi di
preconcetti, idee fasulle o distorte. Sono più ricettivi, attenti, aperti alle novità.
Sono gli scienziati
migliori: osservano tutto con curiosità, toccano, manipolano, annusano,
ascoltano. Tutto quello che uno scienziato dovrebbe fare per comprendere del
tutto un fenomeno.
La scienza, la chimica non sono però cose ridicole o magie
insipegabili. Sono concetti seri che hanno una spiegazione ben definita, non
sono frutto di trucchi o inganni. Le
cose avvengono perché seguono delle regole naturali ben precise. Questo è
bene ribadirlo, per evitare che i piccoli crescano con la convinzione che
quanto accade attorno a noi possa essere manipolato a nostro piacimento. Solo
così il nostro futuro sarà in mano a persone consapevoli e attente.
Non pensiamo poi che i bambini siano troppo piccoli per
capire concetti come l’inquinamento, l’ambiente, gli equilibri della natura.
Certo, è necessario usare un linguaggio adatto a loro, metafore e similitudini
prese dal loro mondo. Ma, vedrete, vi
stupiranno (mi hanno effettivamente stupito).
Non serve nemmeno preparare esperimenti complicati, con
sostanze strane o magari pericolose (Ecco qui sotto gli ingredienti: olio, aceto, bicarbonato, detersivo per i piatti, borotalco, colorante alimentare rosso)
Anzi, se la parte pratica è semplice e
utilizza sostanze di uso comune, il bambino può prendere parte attiva
all’esperimento, può rifletterci su e anche ripeterla a casa. Magari a modo
suo, ma che importa?
Ecco allora che una sessantina di bambini della scuola
dell’infanzia sono il pubblico migliore per scoprire i segreti dell’acqua,
l’amicizia e le antipatie tra sostanze diverse, le magie che queste sostanze,
quando vanno d’accordo, sono in grado di compiere.
Che divertente scoprire che le sostanze litigano tra di loro
come fanno i bambini (l'acqua e l'olio non vanno d'accordo...),
e che stupore vedere che l’acqua si può arrampicare anche
se non ha le zampe.
E quel palloncino?
Non è che scoppia? Ma perché non vola
come gli altri?
E che bellezza fare gli esperimenti come gli scienziati
veri, anche se non siamo riusciti a creare dei mostri, come qualcuno avrebbe
voluto ;-)
Tra risate, riflessioni, scoperte sorprendenti la scuola
dell’infanzia si è trasformata in una seduta di scienziati. E le due ore
passate insieme sono state istruttive, laboriose, interessanti e...puro divertimento. Anche per la
sottoscritta. Per scrivere tutti gli aspetti importanti e divertenti della
mattinata ci vorrebbero pagine e pagine.
Ad ogni modo ho capito una cosa
importante (e che mi fa sperare):
Finché ci sono bambini,
la scienza non è in pericolo.
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