8 marzo 2012

Festa della donna



Un post sulla festa della donna è quasi obbligatorio.
Credo che la donna però potrà festeggiare veramente solo quando:
- avrà accesso al mondo del lavoro in misura pari agli uomini
- avrà uno stipendo dignitoso e pari a quello degli uomini (a parità di mansione)
- verrà considerata in quanto donna con le sue esigenze (famiglia, salute, orari)
- non dovrà scegliere tra figli e lavoro
- avrà delle agevolazioni che le permettano di conciliare lavoro e vita privata (lavori con orari umani, permessi per accudire i figli ammalati, riunioni non alle 8 del mattino o alle 5 del pomeriggio, asili e strutture che le consentano di accompagnare i figli senza ricorrere a nonni, baby sitter e altre figure, telelavoro, part-time flessibili, ecc.)
- non dovrà sentirsi in colpa se lavora e non può far fare ai propri figli mille attività
- potrà prendersi del tempo per se stessa senza dover sacrificare altro e senza sentirsi in colpa
- avrà un partner che la aiuta nelle incombenze quotidiane e nei lavori domestici
- potrà realizzarsi e realizzare i propri desideri
- potrà uscire di casa a qualsiasi ora e in qualsiasi posto senza temere violenze
- non sarà più oggetto di violenze fisichie e psicologiche
- non sarà più discriminata in quanto donna (e quindi festeggiata in un giorno particolare).

Non sono d'accordo sulla festa della donna, perché serve in qualche modo a discriminarla e a ricordare agli uomini che la donna esiste. Serve a parlare di lei un giorno all'anno e a dimenticarla per tutti gli altri giorni.  Non c'è mica una "festa dell'uomo". Non siamo forse esseri umani allo stesso modo?
Mi pare che siamo ancora moolto lontane dal festeggiare.

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