29 dicembre 2011

No Peanuts? Ci sono anch'io!

 Ovvero, le noccioline le mangio solo a capodanno.

Da qualche tempo anche io faccio parte del grande gruppo di traduttori che hanno detto basta alle tariffe da fame (alle noccioline, appunto) da parte di clienti e agenzie di traduzione.
Per saperne di più (e eventualmente aderire) su No Peanuts: http://nopeanuts.wordpress.com/




Sul sito, aggiornato ad agosto, ancora non compare il mio nome, finalmente aggiornato (un grazie enorme a chi ha lavorato anche a capodanno per aggiornarlo!) compare il mio nome: http://nopeanuts.wordpress.com/endorsements/ (sono il numero 383), vedi anche qui: http://tntdirectory.wordpress.com/a-e/english_to/en-it/ e qui: http://tntdirectory.wordpress.com/f-l/french-to/fr-it/.
Vooglio quindi fare pubblicità a questo movimento, perché davvero non se ne può più di lavorare a tariffe da fame. Comunichi le tue tariffe, dicendo che non intendi lavorare a tariffe inferiori e molto spesso il cliente ti chiede se non si può proprio abbassare un po' quella tariffa.
Ecco pertanto il decalogo del movimento (sul sito è possibile leggere la versione integrale in varie lingue):

1. Resisti, non abbassare le tariffe
2. Spiega il motivo ai clienti
3. Non farti prendere dal panico (del "se chiedo tariffe troppo alte non lavorerò più")
4. Sei nella stessa barca dei colleghi (sottinteso, non sabotarli e non vederli come nemici)
5. Riprendi il controllo della tua posizione da professionista
6. Boicotta le agenzie di traduzioni che sfruttano i loro collaboratori
7. Usa i siti e le community di traduttori per parlare con i colleghi e divulgare pratiche non conformi
8. Diminuire le tariffe non è solo un problema economico, ma anche etico
9. Rifiuta di lavorare in condizioni inaccettabili (per tariffe, scadenze, volume di lavoro)
10. Diffondi questi pensieri ai tuoi colleghi

Le noccioline sono di buon augurio in questa fine di anno, ma non se me le offrono in campo lavorativo!
Per cui, auguri di buon anno, mangiate tante noccioline, ma rifiutate di farvi pagare in noccioline, in fin dei conti non siete scimmie.

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